Chiunque volesse inviare le proprie foto, i propri video e le proprie recensioni può farlo scrivendo a tour[at]idioteque.it. Nel tardo pomeriggio comincerò a pubblicare il materiale sinora ricevuto. Grazie a tutti per la collaborazione.
Giu 19, 2008
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Non pensavo potesse essere più bello...indesrivibile!!Reckoner(prima canzone)...Paranoid per ultima...quello che è successo in mezzo la mia mente fatica a descriverlo..ricordo Jigsaws falling into place...e la mia fuga dalle gradinate al prato...correvo in preda al delirio, incapace di contenere la mia felicità e i miei brividi...ogni nota mi si aggrappava alle ossa...e io ero scossa ma cosi terribilmente a mi agio!!
Salutai il palco dopo il vuoto lasciato dalle canzoni.il mio sorriso riapparve alla vista della luna piena, il mio arcobaleno che girava troppo velocemente.GRAZIE
Ciao, recensione della seconda serata all'arena civica su Rivist@.
http://www.rivistaonline.com/Rivista/ArticoliCultura.aspx?id=5050
Roberto
Come prima piu di prima vi amoooo!!
Ero stato a Firenze nel 2003.Erano gia immensi.
Li ho trovati ancor di piu' migliorati,scaletta fantastica,tutti in grande forma.
Acustica un po' bassa credo sia da imputare al fatto che eravamo nel centro di Milano,ma si sentiva perfettamente.
Ancora non mi rendo conto ma credo di aver assistito all'evento musicale degli utimi 5 anni...in attesa che tornino!!
stupenda descrizione...
Purtroppo sono molto deluso.
Aspettavo questo concerto da troppo tempo, ma la serata non ha ripagato l' attesa.
Ho pagato 60 euro (senza considerare spostamenti e permanenza) per vedere i Radiohead su uno schermo.
Dal posto della "tribuna" assegnata a me e tanti altri non si vedeva assolutamente NULLA.
L'arena civica non è assolutamente adatta ad un evento del genere.
La grandezza del luogo e la presenza della pista di atletica non danno la possibilità di partecipare al concerto.
Il concerto credo sia stato bello visto che gli spettatori che erano sul prato si divertivano parecchio, ma noi sulle gradinate( e ce ne erano tanti che erano più distanti di noi), che tra l'altro abbiamo pagato di più, non abbiamo fatto altro che vederlo su uno schermo.
Spero un giorno di poter avere l'occasione di rivedere i Radiohead in un luogo adatto agli spettacoli.
Ciao Simone Straccia
ero un altro 5 anni fa, così come nel 2000 a verona.
i colori delle loro note hanno colonizzato le mie orecchie durante il corso della mia "meglio gioventù".
vecchi compagni di viaggio "exit music, karma police, my iron lung" mi hanno accarezzato come un amico d'infanzia che ritrovi dopo tanti anni, e il loro frastuono silenzioso mi ha rapito per 2 lunghissime ore, trasportato da una pioggia torrenziale quanto mai provvidenziale.
unica nota stonata, l'italianità che ci portiamo (purtroppo) dietro, con branchi di balordi a scavalcare le recinzioni per passare dalle tribune al prato, in perfetto stile hooligans, perdendosi tra l'altro, sciaguratamente, più di mezz'ora di concerto.
la loro tempesta di note in minore mi accompagnerà nell'attesa di un loro prossimo concerto.
today has been the best day i have ever seen.
Ho assistito ad entrambi i concerti di Milano e finalmente ho saziato la mia fame di RADIOHEAD! 2 eventi unici e differenti: il primo sicuramente più diretto e con una scaletta perfetta; il secondo più evocativo, facendo anche lezione di stile. Il 17 all'insegna dell'emozione forte e trascinante (Lucky,Street Spirit). Il 18 all'insegna del metafisico "sogno o son desto?" (Go Slowly, How Disappear Completely). Non c'è che dire: I migliori del pianeta!
semplicemente eravamo partiti per un altro pianeta appena il concerto è cominciato, nient'altro da dire. Sono momenti che ti segnano la vita e la pioggia non ha fatto altro che rendere surreale il tutto...in un'altra dimensione.
O_O
18/06/2008
Le pupille si assumevano dimensioni mai viste,il cuore quasi non batteva piu'...comincia la favola delle favole...stanno venendo verso di me...sono in cinque..cinque angeli...io ero' li,in prima fila,accanto a loro,completamente paralizzato alla loro vista...L'angelo Thom,si mostrava a noi e cantava,recitava,suonava...poesia...non dimentichero' mai i suoi melismi...e quando l'angelo Jonny ha introdotto il cluster di How to Disappear Completely,mi sono accorto che le bianche piume si intavedevano anche dalle mie spalle...avevo le loro ali..Noi,i veri fan,i fan che fanno file su file,i fan che aspettano ore ed ore,i fan che si battono contro la pioggia ed il caldo torrenziale,i fan che SOPRATTUTTO NON aprono bocca e NON cantano per paura di sporcare le melodie dell'angelo Thom,questi fan,hanno visto cose che voi umani non potete neanche immaginare...
Ho assistito all'Evento del 17 e.....mamma mia, son tornato a casa come innamorato della fanciulla perfetta! A dir poco epici!
Caro Franc,
nella definizione di "italianità" io includo anche il "subire soprusi a testa china e senza fiatare". I ragazzi che hanno scavalcato, in particolare dalle cosiddette seconde tribune al prato, non hanno fatto altro che reagire, molto spontaneamente, ad un raggiro. Ma fate attenzione: non parlo di denaro. Non giustificabile sarebbe stato chi, infatti, avesse rubato le magliette dei Radiohead solo perchè costavano 28€, seppur sia ragionevolmente ritenibile un prezzo decisamente troppo elevato. Ma si parla di cose diverse: in quest'ultimo caso il compratore guarda la maglietta e decide liberamente se per lui vale il prezzo da pagare o meno.
NON E' STATO COSI' NEL CASO DEI BIGLIETTI.
Io ho acquistato il mio ticket da Waste.uk.com (in prevendita assoluta) per la seconda tribuna, credendo che pagare 40€ sarebbe stato sufficiente per vedersi un bel concerto e per non svuotare le mie squattrinate tasche di laureando. All'atto dell'acquisto, però, non sapevo quale sarebbe stata la "seconda tribuna" nè quale sarebbe stata la posizione del palco, fidandomi dell'organizzazione. Essa ha tradito la mia fiducia: ingiustificabile erano i cento metri di spazio vuoto tra prato e posti a sedere, ingiustificabile era la posizione del palco, ingiustificabile era il "mini-schermo" piazzato a metà campo, ingiustificabile la posizione delle casse per l'acustica che coprivano metà palco per chi, come me, era piazzato giusto sul lato del settore A.
Non sono riuscito a trattenermi durante Jigsaw Falling into Place e, pur conscio di aver compiuto un'azione riprovevole in altro contesto, chiedo le dovute attenuanti e che non si sparino a vanvera definizioni come "italianità".
Tornando alla sostanza del concerto: che dire... INCREDIBILE!!! Per un fan accanito dei Radiohead quale sono, è stato come toccare il cielo con un dito.
La scaletta è stata perfetta (di lunga superiori rispetto alle esecuzioni in studio sono state le esecuzioni di: All I need, The National Anthem, The Gloaming, Airbag, Bodysnatchers, How to Disappear Completely). La voce di Thom Yorke impeccabile e inumana, perchè cali di voce dopo un tour così lungo e al secondo concerto in due sere sarebbero stati scusabili se non prevedibili. Jhonny molto rabbioso sulla chitarra, grintoso nei pezzi più veloci. Ed O'Brien conferma la sua marginalità nel gruppo ma "gli vogliamo bene anche per questo". Selway e Greenwood brother ci portano ancora una volta vicini al concetto di perfezione.
Che dire... il concerto più bello della mia vita.
Max
sono daccordo con max.
ho scavalcato anche io e penso che sia stata la cosa migliore da fare, ero seconda tribuna e non sapevo in anticipo dove fossi.
passare dalla rabbia, nonostante intuissi la bellezza del concerto,( gli effetti di the gloaming,la forza di airbag, l'intensità di nude)alla felicità al momento di sentire l'altra metà del concerto come si deve è stato indescribvibile.
è una cosa sbagliata scavalacare ma i radiohead meritano.
concordo! ho scavalcato anche io! purtroppo ho fatto la traversata d'Italia con esami alle porte solo per sentirmi 10 canzoni su 25 in maniera degna.
ma ne è valsa la pena
E' il solito discorso del "si però io sono diverso". Non capisco come il fatto che a suonare ci fossero i radiohead possa essere considerata un'attenuante per quello che ho visto la sera del 17.
Un gesto incivile è sempre un gesto incivile, al di là delle motivazioni per cui venga fatto.
e poi non prendiamoci in giro: la piantina dell'arena suddivisa nei vari settori del concerto era presente in pdf sia sul sito ticketone, sia sul sito ufficiale dell'arena.
P.S. irrispettoso, tra l'altro nei confronti di quelli che il biglietto del prato l'avevano pagato più di 50 euro.
ma tanto, che dire...
Ciao!
E' il mio primo intervento(e speriamo non l ultimo!..:-p).
Sono stata alla data del 18 e anch io come Simone, più su, sono rimasta molto delusa!
Solo che a differenza sua, io c'ero sul prato..e tutto questo divertimento non l'ho purtroppo captato!
I Radiohead sono il mio gruppo preferito da anni e forse mi aspettavo al perfezione..cosa che invece questo concerto non ha minimamente avvicinato, a mio parere!
A giocare a sfavore, sono d'accordo è stata una location troppo dispersiva, troppo poco intima per un gruppo che sta sì crescendo ma che non ha bisogno di un open space così perchè si perde l intimità e l emozione che sonorità come le loro riescono a dare in location ottimali (Ferrara 2003..lì sì che fu sublime!)
Ma chiedo a tutti voi entusiasti: nessuno ha risentito del volume troppo basso? Nessuno ha pagato la "troppa folla" presente?(inutile, tra l altro...il prato era pieno di ascoltatori occasionali..manco fossimo al concerto degli U2 :-// ) Nessuno, come me, ha aspettato per tutto il tempo che il concerto ti entrasse veramente dentro? Forse io ho avuto troppi agenti di distrazione intorno..Forse sono io che prediligo situazioni più raccolte ed "esclusive"...
Ma erano sei mesi che aspettavo questo giorno e uscire con l amaro in bocca senza portarmi a casa una vera e propria emozione-come loro solo sanno fare- mi ha lasciata molto perplessa...
Sigh.....
Vedo che altri hanno sofferto come me la lontananza dal palco...forse avrei dovuto scavalcare anch'io, altro che italianità!
Erano mesi che aspettavo, ho preso il biglietto appena messo in vendita e non certo per vedere un concerto a 200 metri di distanza.
Quando ho "intuito" che Thom era seduto al piano per Videotape, per la rabbia, me ne volevo andare; poterlo seguire al piano sarebbe valso da solo il prezzo del biglietto....
Sono tornato a casa( San Benedetto del tronto) incavolato nero!!
Ha proprio ragione chi ha detto che non c'era assolutamente l'atmosfera giusta!!!
Grazie per la recensione che ci ha comunicato Roberto. Ahi! Ho scritto un commento dove "difendevo" il volume basso pensando giustamente che i Radiohead fossero perfetti e non mi sono sbagliato sul loro conto... è stato IL COMUNE di Milano ad imporre i volumi...ORA CAPISCO. Beh, l'arena sta nel centro e ora ricordo che attorno è pieno di palazzoni e attici fioriti, la sera del 18 era anche la rpima serata estiva e magari, per citare karma police, il volume troppo alto avrebbe rovinato qualche party in terrazza.
Ma perché un concerto che inizia così presto e finisce alle 23 deve avere dei limiti così grandi sul volume? PERCHEEEE!!!
Manco fosse stata piazza san marco a venezia. E' una vergogna, ma l'italia è questa quà, daltronde gli italiani hanno scelto l'ordine e la disciplina e quindi concerti rock più contenuti. Viva l'italia!
Meglio un concerto all'estero con amministrazioni più colte. Nel 2000 e nel 2003 a Firenze, il Sindaco ha dato al gruppo le chiavi della città e la possibilità di visitare i musei anche la notte... che accoglienza. I radiohead sono uno dei pochi esempi di arte moderna, putroppo la musica viene troppo sottovalutata specie in un paese come il nostro, il 99 per cento delle persone non ha i mezzi elementari per poterla riconoscere e codificare... diventa quindi un prodotto da consumare come un gelato alla moda che fa la sua bella stagione.
Mi dispiace ma "ecco cosa succede"...
salve...sarei curiosa di vedere la sezione delle foto dedicata in particolare alla data del 18 giugno a Milano...non sono state ancora pubblicate? avrei voluto proporre anche le mie ma sono un po' troppo "lontane", anche se restituiscono parte dell'atmosfera creata dal palco
io ho avuto un'esperienza un po' strana..ho deciso molto tardi di andare al concerto per problemi universitari, tra l'altro è stata la mia prima "trasferta" (roma - milano) per scopi musicali. forse potendo scegliere avrei preferito pagare un po' meno il biglietto, ma sono stata felice di non avere avuto scelta...per tutti i motivi che avete elencato. comunque mi sono trovata catapultata sul prato, accompagnata da un ragazzo della security gentilissimo insieme al mio ragazzo.
avevo acquistato i biglietti da un mio amico a roma per le tribune basse (stesso prezzo del palco) e ne avevamo parlato a lungo pensando che la data fosse anche per me il 18...invece, avrei dovuto guardare meglio e più spesso il biglietto.
ho fatto una scenata assurda quando mi hanno detto che non sarei entrata: tantissimi soldi spesi in treno, albergo e tanto tempo tolto allo studio, in più una fastidiosa malattia esantematica e la sensazione di essere stata "punita" per aver osato sfuggire alle mie abitudini (io che non sono superstiziosa nè credente...).
mi sono piazzata su una panchina davanti alla mia entrata e ho ascoltato le prime 5-6 canzoni da fuori, mentre il mio ragazzo cercava di consolarmi. poi è intervenuto un ragazzo sconosciuto, ricordo solo che aveva un accento napoletano, e grazie ad una "guardia" un po' più elastica siamo stati accompagnati dentro, direttamente sul prato
li ringrazio entrambi. e vorrei aggiungere: capisco che gli inflessibili uomini dello staff fossero indispettiti dal dilagare del bagarinaggio e dai biglietti del 17 venduti illegalmente (non era il mio caso, ma non potevo provarlo) ma considerando l'arena quasi vuota ritengo l'aggressività ottusa di un personaggio in particolare abbastanza fuori luogo
Sono d'accordissimo con Max and Co., ma permettetemi di dire che io sono quella che il 18, nel bel mezzo di Videotape, si è alzata, girata verso i suoi compagni di tribuna e ha urlato con severità: "Fate silenzio, cristo".
Io ero una delle sfigate in tribuna. Visuale orrenda e tutto il resto delle brutte cose che Max ha perfettamente e onestamente descritto. Ma ero là per sentire il concerto, quindi ho imprecato appena entrata nell'Arena, ma poi mi sono rassegnata e seduta in silenzio per ascoltare e godermi tutto quello che questa meraviglia di band era lì per farmi sentire.
E più di essere lontana un chilometro dal palco, mi ha innervosito sentire la gente che si è messa a litigare e ad urlare contro i ragazzi della sicurezza che non permettevano di scavalcare e raggiungere il prato.
Io non ho nulla contro i ragazzi che provavano a scavalcare. Avete fatto bene. Ma non riuscire a sentire la musica perché la gente doveva litigare con la "polizia" l'ho trovato insopportabile. Non è un fatto di italianità, è un fatto di stupidità: stai lì perché ami i Radiohead? Allora che diavolo urli? Non risolvi nulla e copri la musica. Mi sembra una grande mancanza di rispetto anche nei confronti della band che è lì a suonare.
Fortunatamente, devo aver chiesto il silenzio con aria veramente severa, perché si sono subito ammutoliti tutti! O più semplicemente, anche i fan che urlavano alla fine hanno capito che era meglio riempirsi l'anima di musica e gli occhi con i giochi di luce, piuttosto che perdersi anche quelli per star lì a far scenate da G8.
Gli sputi di Thom mentre canta, li prendermo la prossima volta! NEXT TOUR, TUTTI SUL PRATO!!!!
Lucia
Liza, hai provato in pieno le stesse emozioni e sensazioni che ho provato io! Che peccato, e pensare che avevo preso i biglietti a dicembre! Quando hanno fatto just e jigsaw sembrava di stare a guidare una macchina ingolfata, loro che spingevano e la macchina che annaspava! La goccia che mi ha fatto traboccare il vaso è stata Idioteque che non si sentivano i bassi! Ricordo il maldistomaco a Firenze2003 causato dai bassi della stessa! Invece nulla. Trall'altro pieno di gente che non ha mai sentito un disco dei Radiohead per intero...! L'amaro rimane, inutile sentire i fischi e i fruscii di national anthem come un rumore di sottofondo. Putroppo ora come ora i concerti vengono meglio organizzati nelle piccole zone di provincia, dove le amministrazioni cercano di far sentire tutti a proprio agio per promozione, mentre a Milano e altre città come vedono qualcuno sotto i 30 anni non vedono l'ora di cacciarlo a calci in culo!
Carissimi amici fans tutti,
Ho letto i vostri commenti, e vi dirò che sono sostanzialmente d'accordo con tante delle opinioni che vi ho trovato espresse. Sono anch'io tra le "vittime" dell'ingresso A del 18, e proveniente dal bellissimo ricordo della seconda esibizione fiorentina di quattro anni or sono. Tenevo tanto ad un buon "posizionamento", in quanto la mia compagna, bellissima e minuta, causa una statura media, tra il pubblico, superiore alle statistiche (già allora "di governo"), aveva potuto godere, anch'essa presente a Firenze, solo dell'audio - ottimo - dell'evento, perdendo quasi totalmente la performance da tarantolato di Thom. E così, grazie alla brillante organizzazione milanese, che presumo verrà travasata con la solita presunzione ed arroganza all'EXPO2015, si è persa l'uno e l'altro. Questo è risultato, alla fine, il mio regalo a lei.
Mi sembra che la prestazione della band, nell'insieme, sia stata ottima, dalla tenuta alla scelta dei brani. Ma dietro dove mi trovavo abbiamo purtroppo meglio assistito ad alcuni pseudo-tafferugli, a fischi di un pubblico in gran parte dimentico del perché stava lì (compresa un'amica mia affetta da "telefonite": ma vaffanculo Mary, va!) e - udite, udite - desideroso di ballare a tutti i costi, con ogni brano (a mio parere, sotto sotto, la Aguileira gli manca un sacco, a questi); ed incredibilmente, ma semplicemente, distratto (attraverso il corridoio di transenne del prato c'è stato un andirivieni da pub guinness ininterrotto). Non c'è profondità alcuna che possa persuadere certe persone del fatto che la vita può essere vissuta - e soprattutto percepita - con modalità anche molto differenti dalle loro. Mi chiedo da tempo chi ci vengano a fare, queste persone, ai concerti; ma anche quale attività svolgano nella vita, per consentire loro di perdere del tempo pagando un biglietto che per quelli come me è frutto di risparmi e di sacrifici.
Mi permetto di concludere con un suggerimento. Il pubblico della classica e del jazz, che chiama la municipale perché ti sei grattato insistentemente l'ascella, che prudeva, durante l'esibizione, impari dal pubblico del rock, e si rilassi un poco. Ma il pubblico del rock, ed in particolar modo quello di una band straordinaria come i Radiohead, impari ad ascoltare in silenzio: potrebbe scoprire una musica mai sentita prima.
P.S. Perdonate l'astio.
io sono stata il 18...volevo solo chiedere se qualcuno sa dirmi cos'è successo il 17 durante faust arp....ho visto i video in cui thom si interrompe, dice qualcosa a qualcuno e poi riprende...ma con chi ce l'aveva?? grazie mille!!
Luke e Lizia, avete ragione, ma scordatevi la delusione, è un sentimento ingiustificato.
Voi, come me, avete assistito alle date del 2003 (anch'io ferrara, il primo giorno , e il secondo l'ho passato fuori dal Castello a cogliere note ed emozioni con la mia ragazza, e a rimpiangere di non essermi rovinato per comprare i biglietti di tutte e due le serate), e dovete essere semplicemente sereni e consapevoli che nel 2003 avete visto, acoltato, semplicemente vissuto, qualcosa di unico e iiripetibile. Non credo si possa spiegare il sentimento di intimità e di compenetrazione nella musica e in tutta la magica atmosfera di quelle date. Ma se escludiamo i confronti (e anche quello tra "Hail to the thief" e "In rainbows", diciamolo...) credo che la seconda data di Milano sia stata comunque di grandissimo impatto musicale, visiso ed anche emotivo. Un abbraccio a tutti (chi ha visto qualche data precedente in giro per l?europa?)
P.S. Io ero in tribuna laterale e non ho apprezzato che il suono arrivasse "di lato", facendoti sentire un pò escluso, e tutta la solidarietà a chi era nella tribuna in fondo
scusate l'ignoranza ma per condividere le foto le devo allegare alla mail??
o c'è qualche procedura piu criptica???
qualcuno sa dirmi cos'è successo durante faust arp? Voglio fare i mie complimenti a Frank Mackey, il tuo articolo incarna pienamente ciò che ho anch'io visto stando nel prato. Un saluto.
Invitato qua da Frank Mackey, concordo in tutto e per tutto con quanto da lui scritto. Non perdonerò mai a certo pubblico di aver rovinato una delle canzoni più intense, sofferte e struggenti dell'intero repertorio dei Nostri: VIDEOTAPE.
Un interessante spaccato d'Itali(ett)a. Gli idioti (When I am king, you will be first against the wall) che rumoreggiavano dagli spalti, più interessati alla tenzone scavalcanti-poliziotti piuttosto che alla musica per cui avevano pagato il biglietto, erano tutti dalla parte degli scavalcanti e contro chi era preposto alla tutela della regolarità del tutto. Si sa, in Italia i furbetti hanno sempre il loro fascino. E li votiamo pure. In massa. E forza Radiohead!
Carissimi amici fans tutti,
Rispondo, in breve, a Mal Pensa, ma con l'intenzione non di fare di idioteque uno spazio privato, bensì di condivisione.
Penso che con l'appropriata citazione da Paranoid Android l'amico Mal abbia fatto centro, così come con le altre cose dette. Mi rendo conto che sui "nostri" tante sono le cose che si possono dire con esattezza in quanto altrettatte sono le vie, i percorsi che la loro musica e loro testi ci suggeriscono. Espulso l'astio del mio post datato 21 giugno, e per il quale mi scuso ancora, resta in me ancora tanta tristezza per come sono andate le cose mercoledì scorso. Sono tra coloro che in questo paese non solo non si sentono politicamente rappresentati, ma neanche desiderano esserlo; credono nella forza, nell'indipendenza e nell'umanità dell'arte, e sono disponibili a fare proprie parole ed intenzioni di chi, come Radiohead, di questi valori è portatore. Al concerto avrei voluto vedere la mia rabbia condivisa durante - solo per fare qualche esempio - Bangers 'n' Mash o 2+2=5; avrei voluto commuovermi, per una volta insieme ad altri, altri come me, in un inno all'umanità, nella sua accezione più nobile, quale quello di Reckoner (mai avrei pensato ad un inizio-concerto più bello e poetico), o vedermi unito nella speranza, in una città marcescente come Milano, di Go Slowly. Essere fuori dai giochi non significa essere agnostici: significa solo avere una concezione propria dell'assoluto. Non è stato così. E se ciò non è stato possibile ad un concerto dei Radiohead, forse non è il costo della vita il nostro più pressante problema.
"Dedicated To All Human Beings."
Rispondo a me stesso, vista la vostra latitanza (o siete tutti a Londra reduci dalle due date a Victoria Park, e dunque va a voi tutta la mia invidia; pensate che io scriva delle stronzate, liberissimi di farlo; o di quello che è successo vi interessa poco o niente, tanto quando le vacanze hanno avuto inizio e vi sono gli europei di calcio in tv, anche un concerto dei Radiohead è un buon modo per passare il tempo, specie se non si è riusciti a trovare un biglietto per Springsteen. "Ti piace Springsteen? O.K. non c'è problema.").
Congratulazioni vivissime, quindi, ad Indipendente per la grande professionalità messa in campo - naturalmente nella parte non calpestabile - in occasione di queste due date-evento: non mancheremo di seguirne gli inviti, in futuro, vista la grande sensibilità mostrata, l'impeccabile servizio di sicurezza ed il massimo interesse per la soddisfazione del cliente, oggi meglio conosciuta come customer satisfaction. E complimenti vanno anche all'assessorato meneghino per i grandi eventi che, pur assente nell'organizzazione dell'evento - la più importante band attualmente in circolazione, che sceglie la loro città come unica sede per un tour che, come in passato, poteva tranquillamente ignorarne l'esistenza, non è evidentemente considerato né un evento né tantomeno grande -; pur assente nell'organizzazione dell'evento, dicevamo, ha però posto a questo tutti i suoi paletti. Un grazie è d'obbligo anche a Ticket One per la sempre bellissima graphic art che contraddistingue i suoi biglietti, e per le migliorie recentemente apportatevi, visto che in occasione del concerto di Roger Waters campeggiava al centro la dicitura "Concerti di Musica Leggera", assente in quest'ultima occasione. Ma il grazie più grande va a tutti quei fans che con i loro rutti, le invettive contro la polizia, le telefonate, le videoriprese; i paragoni con i Coldplay a voce alta, la passione per il calcio e la propensione al gossip (è una settimana che si parla della presenza, presunta, ad una delle date, di Edward Norton e Brad Pitt, dietro al banco mixer). Grazie per aver consumato panini e bibite con ininterrotte missioni al banco frigo durante tutta la performance: avete reso tutto speciale ed indimenticabile.
Un abbraccio.
[Un grazie è d’obbligo anche a Ticket One per la sempre bellissima graphic art che contraddistingue i suoi biglietti, e per le migliorie recentemente apportatevi, visto che in occasione del concerto di Roger Waters campeggiava al centro la dicitura “Concerti di Musica Leggera”]
Ah! ah! Si vede che quelli di Ticketone sono fan di Gilmour!
Tu hai ragione in tutto e per tutto. Credo che non vi siano più risposte perché è una settimana che ci lamentiamo. E' andata, basta.
A caldo uno si sfoga, ma poi ci si rilassa e si passa a ricordare e raccontare i momenti positivi di quella serata, si seguono le tappe successive, si gioca a ipotizzare quali altre sorprese ci riserva il futuro...e a sognare il prossimo tour!
In occasione del quale, sono certa, tutti noi saremo sul piede di guerra, pronti a una sommossa preventiva piuttosto che ritrovarci di nuovo in una situazione così mal concepita come quella dell'arena civica.
Dai, Frank, andrà meglio la prossima volta
Buona giornata
Grazie, Lucy: con la tua simpatica risposta mi fai sentire meno solo.
La verità è che ho atteso troppo questo concerto, e che troppe cose sono andate storte. La scaletta, secondo me, era di quelle speciali, cioè... mi ci sono ritrovato, l'avevo sognata proprio così (dare il via ad una performance tanto attesa con una canzone semplice, per quanto intensissima, come Reckoner, significa essere spaventosamente sicuri del proprio indirizzo poetico, certi di non dover dimostrare niente a nessuno, nel mentre si è però disposti a donare e a donarsi). Per me è stato davvero brutto non essere investito spiritualmente ed acusticamente da tutto ciò; sentivo, cioè, che il concerto si stava svolgendo meravigliosamente, ma a distanza da me; che ero dentro, ma era come se mi trovassi fuori. Ecco, Lucy: penso di avere così seguito il tuo consiglio di "ricordare e raccontare i momenti positivi". Ho un buon orecchio musicale, e penso che Thom & Co. siano davvero stati grandi. Quanto alle "altre sorprese ci riserva il futuro", ho solo il timore che le date dei "nostri" si facciano sempre più rade - coerentemente con il loro credo ambientale -, e che quindi, questa di Milano, possa essere stata una delle ultime occasioni per sentire i Radiohead in una classica ambientazione live.
Con affetto...
P.S. Un grazie anche a Nude per la solidarietà mostrata nella sua risposta del 22 Jun.
aspettavo da anni un concerto cosììììì.....li ascolto da nove anni sono fondamentali nella mia vita.
concerto indimenticabile e grazie thom per avermi fatta piangere!!!!!
che dire sono il gruppo migliore al mondo
beso
concerto indimenticabile...li ascolto da nove anni e dopo lunghe attese me li ritovo davanti a me.fondamentali per respirare,fondamentali nella mia vita!!sempre e ovunque sono con me.
grazie thom per avermi fatta piangere
che dire sono il gruppo migliore al mondo geniali,surreali epiciiiiii!!!!
un beso...
Ciao a tutti!!!Qualcuno era al Frequency lo scorso 21 agosto?? Concerto a dir poco meraviglioso :)) Purtroppo la sfiga era con me: mi è morta la macchina fotografica proprio mentre suonavano i Bloc Party...prima dei Radiohead ovviamente!!! E non ho nemmeno una foto :( Se ne avete qualcuna me ne passate almeno un paio?? Ringraziamenti infiniti! Alice / street-spirit@hotmail.it