L’ottavo disco dei Radiohead, The King of Limbs, è disponibile in download ora! La band ha deciso di anticipare l’uscita di un giorno.
Andate sul sito thekingoflimbs.com, controllate il vostro ordine tramite “tracking order” e scaricate gli mp3 o i wav (a seconda di cosa avete scelto).
Tracklist:
1. Bloom
2. Morning Mr. Magpie
3. Little By Little
4. Feral
5. Lotus Flower
6. Codex
7. Give Up The Ghost
8. Separator
BUON ASCOLTO!
There are 93 comments on this post
sto maleeeeeeeeeeee
Download eseguito! ma ci sono solo 8 canzoni? mi sembrano pochine sinceramente..
Dio c'è
Dai cazzooooooooooooooooooo
Mi sembra che anche loro come bjork abbiano cominciato a fare musica solo per loro. 7 euro spesi male ed è la prima volta che lo dico dopo quasi 20 anni che li seguo.
sembra più una colonna sonora che un disco vero e proprio, non c'è un acuto una canzone definibile.... vabbè prima o poi doveva succedere, mi hanno deluso anche loro.
L'ho ascoltato solo un paio di volte. Devo dire che mi ha colpito la disomogeneità dei pezzi. Per la prima volta sembrano cose scritte a secoli di distanza l'una dall'altra qnd ci sono solo tre anni tra Good morning & give up the ghost..
la produzione pertanto é debole ma la riuscita dei pezzi non ne soffre granché. Soprattutto i pezzi inediti mi sono sembrati efficaci: in particolare 'Separator' è un promettente dub rock che sa molto di futuro!
Caro Enko, mi spieghi come puoi aver dedotto questa cosa, ascoltando il disco, forse mezza volta, dopo nemmeno un'ora dall'uscita?!?
Ormai siete tutti abituati malissimo, io ho ascoltato solo il primo pezzo e secondo me è fantastico, non sapete più godere della musica!!! Vi hanno abituati ad ascolti superficiali, con le politiche del c****o di certi siti che devono eleggere il disco della settimana, ricordo che quando ascoltati Kid A per la prima volta mi addormentai.
Che amarezza.
appena finito di ascoltare questo abominio! per non parlare del video della canzone lotus flower! 36 euro gettati via!
Gran bel disco anche se sono ancora al 1° ascolto.
Come al solito i Radiohead ci hanno proposto un album difficile all'ascolto, seppur concordando con Davide sull'incapacità di dare un giudizio accurato al 1° ascolto in questi 8 pezzi non ho trovato una melodia o una qualche parte originale che mi ha colpito, lo definirei un kid A/in rainbows, spero che con il tempo mi coinvolga come i precedenti.
woooooooooooowww... pelle d'oca ragazzi una ventata di freschezza... e adesso aspetto il box???!!!!!
Ma io dico.. ma quelli che criticano dicendo di aver buttato via 36 € (nessuno gli ha ordinato di comprare il box) mi chiedo se hanno ascoltato Codex!!!!!!
Sono nuovissimi in questo disco.. soprattu nei pezzi acustici e intimi dove li sento più oltreoceano.. (non so se è una mia sensazione)
Per me stanno volando sempre più in alto. ed ora chi le prende più!!
grazie!!
chiedo scusa per il mio giudizio affrettato, ma la delusione (spero solo temporanea) è tanta.
ma scusate parliamo dei radiohead o di una band che per una botta di fortuna ha realizzato un buon album e poi si è persa per strada? per quanto mi riguarda non voglio accontentarmi e ritengo questo album il peggiore della discografia della band. inoltre vorrei sottolineare la poca consistenza dell'album solo 8 pezzi! mi sembra che siano pochi per un cd a meno che non si parli dei pink floyd
RISPOSTA A ENKO!vabbè prima o poi doveva succedere, mi hanno deluso anche loro.
Forse non vedevi l'ora,fremevi a dare questo giudizio molto superficiale!Questo album non lo capirai mai,forse meglio così,ringrazio i Radiohead per non essere commerciali!
ci sono i b-side
Anche per me Codex è di un livello molto alto così come Morning Mr Magpie. Mi fanno pensare tantissimo ai Can.
Ma siamo ancora agli inizi.
Ci aveva già avvisati Thom con The Eraser. In rainbows è stato una felice rivisitazione di luoghi familiari. Ora ho la sensazione di trovarmi in un altro posto, forse in un sommergibile che si è appena inabissato. Dalle altezze celesti degli arcobaleni alle profondità degli abissi. Credo sia questa la nuova rotta Radiohead. Otto brani sono sufficienti, le discese hanno bisogno di minor tempo. Trovo Morning Mr Magpie semplicemente devastante. E, come sempre nei Radiohead, non sai se benedirli o maledirli.
Secondo me è ancora presto per dare dei giudizi... dopo che l'avrò ascoltato 310 volte, potrò dare un giusto giudizio a questo inaspettato cd =D
X bo7is.... anche tu stai dando un giudizio superficiale su di me dandomi dello stupido.
Comunque come già detto spero di ricredermi sul disco.
Ho ascoltato quest'album solamente una volta per adesso e non mi è sembrato affatto male. E' diverso dagli altri, questo è vero, ma i Radiohead sono così: a loro piace cambiare, e credo che questo sia il loro bello :)
Ad ogni modo ricordo che quando ascoltai "Kid A" per la prima volta non mi piacque affatto, mentre ora ogni volta che lo ascolto mi commuovo tanto lo trovo bello. Sicuramente per apprezzare appieno quest'album ci vorrà ben più di un ascolto!
Non ti ho dato dello stupido ci mancherebbe!Volevo dire che questo disco non è da primo ascolto e non puoi buttare i tuoi 20 anni di Radiohead con un ascolto superficiale!i Radiohead non sono superficiali quanto meno commerciali!
ASPETTANDO I B-SIDE,mancano parecchie canzoni :Skirting On The Surface,the presente tense,Mouse Dog Bird e Super Collider,sicuramente i Radiohead ci faranno un altro regalo!
Sono almeno al quarto ascolto.. e fidatevi, ogni volta entri più dentro!
Non date giudizi affrettati e soprattutto non date giudizi in generale se non siete in grado di darli.
Senza entrare troppo nel dettaglio linee ritmiche del genere non se ne vedevano dai Can, come qualcuno ha già detto!
Monumentali!
Mio Dio. Ho dato un solo ascolto e la sentenza è disastrosa: non salvo niente! Non c'è un solo pezzo buono e non mi va nemmeno di riascoltarli. Non riesco a credere, ho perso i Radiohead....
Il primo ascolto mi ha spiazzato..il secondo è filato via in un minuto!
'Hail to the thief' e 'In Rainbows', mi avevano fatto lo stesso effetto!
Grande disco, favolosi arrangiamenti e il senso di sorpresa e appagamento che ti lasciano (e ormai ci hanno abituato bene)
ogni volta che pubblicano qualcosa!..sicuramente (e ne sono fermamente convinto), è il disco meno immediato di tutta la loro produzione, non uso il termine difficile perchè è solo un termine inventato dalla discografia e dagli ascoltatori pigri abituati alla pappa già pre-confezionata!
Loro stupiscono e ci sono riusciti appieno anche questa volta!
Adesso la curiosità è vedere i brani di questo disco trasportati dal vivo..a quando una data in Italia??
Premesso che ritengo Kid A, Ok computer e Amnesiac tra i più importanti cd degli ultimi anni e che posso per questo motivo essere prevenuto verso quest'ultimo cd. Anche In Rainbows nonostante le critiche di molti a me era piaciuto, anche più di Hail of Thief. A vedere dai commenti lasciati mi sarei aspettato un flop, un cd che avrebbe segnato il definitivo declino dei RH. Ebbene? Lo sto ascoltando, alla prima canzone mi sono commosso, alla seconda esaltato, e alla terza canzone incupito. Sensazioni che il primo ascolto di un cd difficilmente mi provoca. Volete parlare di insuccesso? Ma via... gente criticava anche Kid A, eppure ad oggi è il miglior cd degli anni 2000. Quindi le critiche vanno sempre prese con le molle, secondo me questo cd ha buone probabilità di essere il miglior cd del nuovo decennio.
Io credo non ci sia nulla di così sorprendente per chi è cresciuto insieme a loro, ascoltando tutte le chart pubblicate via via sul Dead Air Space, si sono evoluti insieme alla musica che amano e che hanno condiviso sul blog, mantenendo come sempre la loro cifra stilistica marcatamente sperimentale e sempre (per fortuna) "in cerca"... di certo non è un disco facile, come non lo era nemmeno In rainbows, non è un disco che si possa giudicare ad un primo ascolto ma necessita di essere metabolizzato, ci sono parti molto "malate" ed altre ad ampio respiro, come la bellissima "Codex" che ascolto in questo istante, forse il pezzo più immediatamente accessibile.
Comunque si capisce subito che si tratta di un altro lavoro epocale, che lascerà il segno.
Mi spiace solo per l'esclusione di alcuni pezzi che hanno già eseguito dal vivo tipo Skirting on the surface, Super collider e soprattutto la bellissima Present tense.. spero rimedino quanto prima.
Sono al secondo ascolto (che è certamente andato meglio del primo).
Non voglio ancora sbilanciarmi perché, si sa, i RH sono così: difficili, sorprendenti e, quasi sempre ti lasciano perplessi.
L'album sembra l'evoluzione di In Rainbows. Anzi, sembra vicinissimo a The Eraser che però, ammettiamolo, non è certo la cosa più bella che Yorke abbia scritto.
C'è almeno una certezza: Codex è splendida, anche se non è niente di nuovo visto che, come motivi e atmosfere, ricorda parecchio All i Need e Videotape.
Saprò dirvi di più tra qualche ascolto.
ascolto i radio dalla loro nascita, l'evoluzione è stata magistrale, hanno dimostrato di saper, e poter, cambiare la musica, creare nuove sonorità.
Ora,ascolto il nuovo album...mi chiedo: perchè è il seguito di "eraser"??
con bloom ho pensato "ok, kid a, ci sta, bello"...poi ascolto il disco..una volta..due...tre..ad un certo punto una domanda sorge.....ma, è thom?anzi, E' solo thom...adoro la sua voce e i suoi falsetti, ma gli altri??
...sento la poesia nella loro musica,ma vorrei sentire che si esprimano, anche i greenwood,O'brien e selway..
spero che questo sia il preludio, (anche perchè st'album scaricato dura 35 min) di qualcosaltro....non mi meraviglierei..
"The King of Limbs" sta ad "Hail to the Thief" e "In Rainbows" come "Kid A" sta ad "Ok Computer" e "The Bends".
Al primo ascolto non viene da commentare...la cosa più semplice è dire che è una cagata, ma non è esatta.
Al quarto ascolto è stupendo, una scaletta perfetta e compiuta:)
già state li a giudicare il disco che è uscito neanche 24h fa. che conosce i rh sa bene che nn deve fermarsi nel aprimo ne al decimo ascolto. è vero che sono sempre piu radical chic (8 tracce unpò pochine) ma che volete?! nn tutti pagheranno x questo disco. anche per i precedenti album sono stati sparati commenti frettolosi, adesso sono tutti nelle classifiche delle riviste del cazzo come migliori dischi di sempre. u know? i radiohead sanno osare, se nn siete all'altezza nn comprate il disco e nn commentate
mmm, molto bello, ma mi sorge un dubbio... non sono canzoni scartate da in rainbows come è successo con amnesic per kid a?
i suoni del disco raggiungono la perfezione.
le canzoni sono tutte di eccelsa qualità.
lo STILE è radiohead.
unica cosa 8 pezzi forse sono pochi... ma conoscendoli potrebbero anche fare uscire qualcos'altro così come fu per kid a/amnesiac.
Ragazzi imparate ad ascoltare prima di dare giudizi affrettati...
L'ho scaricato ieri notte alle 3 perchè non ne potevo più di aspettare... L'ho ascoltato 3 volte di fila e ho pensato: "Oh merda che disco!" senza sapere esattamente se in senso positivo o negativo.
Secondo me "In rainbows" era fatto di canzoni perfette in cui emergeva la capacità compositiva del gruppo e ogni suono sembrava al posto giusto nel momento giusto. Questo "The king of limbs" suona tutto al contrario: ritmiche zoppicanti, suoni d'ambiente, cantati fuori fuoco. Per dirla con un paragone è come se per tanto tempo avessi aspettato un certo regalo e ti fossi visto recapitare tutt'altra cosa e passata la delusione ti rendessi conto che forse è anche molto meglio così.
In generale mi sembra un disco "ossessionato" e teso che fra batterie ripetute, loop riproposti allo sfinimento e cori vari non lascia un attimo di riposo. Il primo ascolto di "Bloom" per me è stato devastante. Ha una potenza incredibile e l'ultima nota di basso in conclusione ti arriva dritta allo stomaco. Mi ha impressionato anche "Feral" con quei suoni che sembrano venire da chissà dove e "Give up the ghost" che ripete "don't hurt/haunt me" da una parte e "in your arms" dall'altra. Non sono sicuro che sia un disco "difficile", certamente spiazza tanto e a tratti fa venire voglia di stopparlo... Però curiosamente appena sveglio ho sentito l'esigenza di riascoltarlo e l'ho già fatto altre 3 volte e ora è in corso la quarta. Sono curioso di vedere se fra una settimana l'avrò già abbandonato o continuerò ad ascoltarlo.
Ciao,
sono al mio decimo ascolto... il disco è originalissimo.. Nella prima traccia si sente l'influenza di Flying Lotus, tanto amato da Thom in questo periodo.. Correggetemi se sbaglio!
Al primo ascolto, pur piacendomi le sonorità di questo nuovo album, sono rimasto un po' "deluso"... ma vi assicuro che dal terzo ascolto in poi ho cambiato subito idea. 8 tracce che ti portano via lontano in un altro mondo!
Ora aspetto il box...
I Radiohead non smettono mai di stupirmi!!!
Sono felicissimo!!!
I Radiohead sono dei tipi originali, questo chi li frequenta lo sa. The King stupisce come già fece Kid A a suo tempo, per il cambio di rotta dal pur bello In Rainbows. Secondo me pure questo è un bel lavoro, da perdersi via nei dettagli, con una accurata ricerca dei suoni e del suono inteso come sound in generale, il sound del disco... per un ascoltatore audiofilo c'è da divertirsi, la durata è quella dei vecchi LP, e qualcuno vedo ha già storto il naso, lo capisco. Sbaglio o le chitarre son rimaste appese alla parete dello studio? Per una band che schiera tre chitarristi sulla prima linea del palco mi pare da notare. Grandi Radiohead!
secondo me il 9 maggio ci saranno altri pezzi... sono i radiohead cavolo
Ma al momento l'album si può solo scaricare in mp3 sul sito citato o è già nei negozi di disco????
Perchè io sono un amante del CD ORIGINALE, con tanto di copertina e immagini del miglior gruppo del Mondo!
Ad ogni loro nuovo album dico sempre "spero sia l'ultimo", con il timore che il successivo sia un insuccesso. La speranza è di non vederli miseramente decadere come a tanti grandi è successo. Poi mi dico "Ma loro sono i primi a non volerlo" ed io mi fido e li ammiro come ho sempre fatto. Solo un commento ai commenti: per me e vale per tutti gli artisti, gli album più belli sono quelli che al primo impatto non riesco a capire. p.s. Almeno qui, non insultiamoci.
come dice the tourist! , anche perche' nel pre-order dell'album gia' viene scritto che ci sono 2 vinili, quindi i brani aumentano.
Onestamente ho consumato e amato In Rainbows.
Questo sembra un disco di Thom Yorke, non particolarmente in vena.
Un cd che al primo ascolto risulta piatto, al secondo ascolto inizia a prendere colore, al terzo si inizia a comprendere, al quarto inizia a gonfiarsi... uno scenario piatto che ascolto dopo ascolto prende colore si gonfia diventa tridimensionale: suoni rumori che provengono da uno spazio indefinibile. Anche se molti non saranno d'accordo penso che con "In rainbows" i radiohead abbiano raggiunto l'apice del buon gusto, la perfezione. Temevo che quella perfezione fosse ineguagliabile e invece ecco che i radiohead spiazzano tutti con un cd che suona come il perfetto contrario di in rainbows; da una parte i suoni che dopo una breve tempesta iniziale ti portano in paradiso, dall'altra una tempesta che parte con "bloom" e che canzone dopo canzone si placa mantenendo comunque quell'inquietudine interiore (a differenza della pace degli "arcobaleni"). Thom Yorke ha dimostrato che la perfezione non ha una sola faccia.
Vabbè dò l'addio ai Radiohead (o li saluto con delusione aspettando il prossimo cd). Non so come riusciate a trovarlo bello, io sono al secondo ascolto e lo trovo solo chiuso in se stesso: nessuna chitarra (a parte Little by little, ma bah...), solo suoni e nemmeno di grandissima qualità come quelli di Kid A (ben altri livelli), ripetizioni fino allo sfinimento, nessuna melodia che emozioni. 8 canzoncine della peggior produzione dei Radiohead. Ascoltarlo mi sta facendo solo incazzare. Mi dà l'impressione che l'abbiano realizzato nei ritagli di tempo. E poi vorrei sapere come faranno ad eseguire pezzi di questo tipo... non c'è un solo pezzo che faccia urlare di gioia. Continuare ad ascoltarlo per quale motivo? È dalla prima impressione che si capisce cosa si ha sottomano, non serve arrivare al decimo passaggio... se non per autoconvincersi che è un bel prodotto.
Francamente a me fa solo schifo. E le prove che i Radiohead stiano toccando il fondo è provato e controprovato dal condronto tra questi pezzi e quelli che ormai conosciamo e amiamo: la differenza è enorme e non si tratta necessariamente di un'evoluzione.
due ascolti non sono sufficienti secondo me. questo cd è un capolavoro che merita molta attenzione per essere compreso.
sono all'ottavo ascolto e sono davvero soddisfatta del loro lavoro, loro sono sperimentali, ho trovato tante contaminazioni in questo album, sicuramente non è un album facile, ma loro non lo sono mai stati...poi fare il paragone con In Rainbows mi sembra davvero assurdo...in ogni album c'è una prospettiva diversa, suoni dolci e suoni aspri e questo ultimo è stato una conferma, sarà stata l'attesa che ha inasprito i cuori dei fan..ma rimangono sempre loro, sono grandi....
grazie Thom!
@Marcyola Secondo me invece un paragone con in rainbows ci sta tutto, serve a capire la genialità di quest'album. Io lo vedo come l'esatto contrario di in rainbows (non è un paragone qualitativo). Da una parte c'è quella tranquillità celestiale (in rainbows) dall'altra invece c'è un'inquietudine che inizia con Bloom quel beat frenetico che si placa pian piano canzone dopo canzone. In "in rainbows" c'è una perfezione di suoni armoniosi che stanno al punto giusto al momento giusto in TKOL c'è questo ritmo frenetico, spiazzante,inquietante. Sarà una cosa stupida ma io lo vedo come il lato oscuro di in rainbows.Nient'altro da dire, sono geniali.
per favore eliminate PHONEY!
gran bel disco..da ascoltare attentamente però..i radiohead....sono sempre i radiohead :)
bo7is..degno di stima :).." ringrazio i Radiohead per non essere commerciali! "..questo è il commento più giusto..
codex è da brividi..
spero di non dilungarmi troppo, ma so già che sarà un vano proposito dopo tutti i vostri post!
...It's a full moon...
Impaziente e curioso, come tutti, scarico il disco e mi ci tuffo con un doppio ascolto tutto d'un fiato...
mi dispiace per quelli che lo bocciano o sono delusi già al primo ascolto perché per me è un disco da scoprire, non è neanche da capire perché non è musica contemporanea o jazz, bisogna "prestare orecchio".
La prima impressione come per alcuni di voi è stata simile a quella del precedente In Rainbows...non ti entra subito dentro, non è sicuramente un disco immediato, "commerciale" o "easy listening", sono i Radiohead. In Rainbows al primo ascolto mi sembrava, passatemi il termine un po' banale, vuoto rispetto a Hail to the Thief ed è riuscito ad entusiasmarmi e conquistarmi completamente solo dopo diversi ascolti ed anche questa ultima fatica mi sta entrando dentro ad ogni ascolto e ad ogni ascolto riconosco quei piccoli particolari nell'arrangiamento che prima non notavo.
Credo comunque sia ingiusto confrontare i dischi prodotti perché i nostri amici di Oxford hanno, secondo me, intrapreso un viaggio che parte da Ok Computer...ogni disco è diverso, ogni disco è ricerca, evoluzione, ogni disco si porta dietro qualcosa del precedente e lo accompagna verso qualcosa di nuovo. Adesso mi godo il presente. Ascolto. Ammiro. Mi commuovo. Mi esalto. Sorrido.
E' sicuramente un grande album, come gli altri del resto...credo si siano spinti ancora più in là, in punta di piedi, lontani da tutto...anche il video di Lotus Flower mi ha lasciato questa sensazione, una danza irrefrenabile e solitaria, una lontana stella scintillante.
Apre il disco Bloom con quel piano dal sapore minimale (vedi i prossimi concerti cracoviani di jonny insieme a Steve Reich - e ho detto tutto) che accompagna tutto il pezzo, che cambia impercettibilmente ma sostiene il brano...come prima traccia e approccio devo dire che non è niente male...ora non voglio passare in rassegna tutti i brani ma i pezzi sono davvero spettacolari, l'arrangiamento è sempre più curato, ogni suono, riverbero, loop, coro, synth o clap...tutta la parte ritmica secondo me è fantastica e prepotente nei primi quattro pezzi...assenza di distorsioni...eterei...intimi...
Mi piace quella ricerca, affine al gusto, dei suoni e l'equilibrio che ogni brano riesce ad avere..li ammiro sempre di più perché riescono a rinnovarsi rimanendo se stessi...hanno un background, un nucleo stilistico che li accompagna nella sperimentazione, come un fluido che cambia forma in base al contenitore...si sente che sono i Radiohead ma al tempo stesso sono lontani dai precedenti lavori.
...eterei...intimi...
...grandi artisti...
Un Album poliedrico, come la Band che lo ha composto.
Premetto che l'ho ancora ascoltato molto poco e come voi hanno fatto notare è un Album che nonostante la sua brevità (appena 37 minuti e 8 brani) è denso, denso, denso; poliedrico per l'appunto!Ad ogni ascolto riesci ad ammirare una nuova sfacciettatura: dai testi enigmatici di Thom, alle melodie ipnotiche e sinaptiche (l'album solista di Greenwood?), dai beat elettronici mischiati ai ritmi dispari e compositi di Phil, fino al basso/chitarra che riesce a cogliere, senza sminuire o diventare prepotente, l'essenza della canzone... Il tutto mischiato con quel senso di intimità e come di "coma profondo" che rende le musiche un tutt'uno privo di componenti, canzoni che non possono essere analizzate, scisse, in quanto "intere", "uniche", "omogenee" (sembrano le caratteristiche dell'Essere filosoficamente inteso xD).
Andando avanti con l'ascolto posterò altri pareri (condivido i pareri di molti di voi e trovo molto bella la prima parte della recensione di zappamatt).
Concludo col dire che parafrasando (e prendendomi anche una licenza poetica) un ben noto filosofo Medievale, talvolta per trovarsi bisogna ritornare in se stessi.Questo album lo fa.
i miei voti dopo molti ascolti del cd sono i seguenti :
1. Bloom 7
2. Morning Mr. Magpie 6
3. Little By Little 6
4. Feral 4
5. Lotus Flower 6
6. Codex 7
7. Give Up The Ghost 8
8. Separator 6
non lo ritengo più un abominio come lo avevo definito nei primissimi commenti ma solamente un album sufficiente.
Niente di speciale, invito tutti a pensare per un momento se il lavoro non fosse dei radiohead, la band che tutti noi amiamo, come giudichereste questo lavoro? penso che i giudizi cambierebbero radicalmente (in negativo)
Li amo. Li amo sraordinariamente. Artisti poliedrici e avant guarde che ad ogni creazione stimolano percezioni e creano sensazioni prima di quel momento sconosciute ai nostri sensi. Stupidaggini pensare che non sia un lavoro ben riuscito basandosi solo sul fatto che con tre chitarristi non si sentano chitarre. Ragazzi siamo nel 2011 e le chitarre per una volta possono anche passare in secondo piano.. Non credete ?! L'album è stratosferico. Credo che a maggio arrivino altre tracce ( io non lo chiamerei "completamento") ma il fatto che siano 8 canzoni a comporlo non lo vedo assolutamente come un motivo di critica. La qualità e la quantità non sono elementi paragonabili e sinceramente 8 emozioni fortissime in nemmeno 40 minuti di musica mi sembrano un giusto compromesso tra passione e sopravvivenza!! Bloom incanta per intro e drum persistente. Un'innovazione che cavalca forse un po' le tendenze musicali del momento, ma poi c'è la voce di Thom ( e lì nessuno davvero può arrivare ). Ti prende al primo ascolto con quel loop infinito in sottofondo. C'è una nota di stordimento che Thom imprime in ogni passaggio. Sembra che si stia camminando in un vicolo buio e si stia per cadere da un momento all'altro. Poi una forza inaspettata ( gli strumenti a fiato e la voce di Thom che si fa più vigorosa ) ti danno la forza per rimanere in piedi e arrivare in fondo. Devastante. Morning Mr Magpie è ipnotica. Pare di svegliarsi in un letto che non è il tuo, in una casa che non è la tua. E dopo aver preso fiato, alzarsi e trovarsi a proprio agio come in nessun altro posto prima! Poi si trova la porta di quella casa. Ed educatamente si esce. Anche qui il loop è volutamente ripetuto (ed è una cosa che a me fa piacevolmente impazzire. Little by Litlle è forse la canzone che più rimanda le sinapsi ai lavori precedenti dei RH e per questo è forse quella che ai primi ascolti arriva prima e mette a nudo particolari e dettagli che un vero fan della band di Oxford ha impressi nel proprio dna. Anche qui Thom fa la differenza e (udite udite) ci sono le chitarre!! Feral è un regalo agli amanti della nuova linea Radiohead. Un "prendifiato" che il meglio sta per arrivare. Una chicca per i fan che a mio parere prepare le orecchie e il cervello a qualche traccia più sperimentale ed elettronica in un futuro lavoro del gruppo. Lotus Flower è semplicemente fantastica (non a caso è stata scelta come singolo di lancio). Una performance apocalittica. Una voce suadente che su una base fortemente futuristica ti rapisce e dopo averti portato in alto, in altissimo, ti lascia libero (i set you free) di volare tra emozioni e desideri. Toccare la luna è davvero possibile.. Codex è meravigliosa. Una poesia straniante. Dolorosa. Sognante. Dolcissima. Un vero gioco di prestigio (.. sleight of hand.. ) che non può che far tremare il cuore. Give Up The Ghost ti fa tornare indietro nel tempo. Viene in mente un posto calmo. un po' di sole. un filo di vento che ti muove i capelli. E tanta perfezione intorno. Magistrali gli effetti in distorsione della voce in secondo piano. Ampliano ogni modo di sentire e di vedere la musica. Uno dei pezzi più complicati al primo ascolto, ma che sicuramente arriverà a toccare ogni corda dei fan. Un vero esperimento riuscito. Separator infine è la degna chiusura per un lavoro che di innovativo e sperimentale ha davvero parecchio. Una "ballata" del nostro tempo. Una batteria leggera e persistente che ti accompagna in ogni respiro. La voce di Thom che ti avvolge e non ti abbandona mai. Anche quando per un attimo se ne va per prendere fiato. Il mio parere personale è che questo album sia un vero e proprio regalo che i RH hanno pensato per i loro fan più innamorati. E quindi, da follemente innamorato quale sono, col cuore in mano, li ringrazio. Di esistere.
La frase che riassume questo lavoro è in Morning Mr Magpie.
Una sorta di confessione su quello che tutti si aspettavano e che invece non è arrivato, in puro stile Radiohead.
"You know you should
But you don’t"
Che piaccia o meno, questo album è la rigorosa conferma del genio dei Radiohead
Nuovo qui dentro. Vi saluto tutti.
Sono al decimo ascolto. In questo momento Codex. Una meraviglia.
Come tutto questo disco. Da analizzare, se si vuole, nei minimi dettagli e palpiti,
delle sue trame ritmiche (le avete Sentite?) e dei "tappeti" (le armonie sono capolavori).
Oppure perdercisi dentro.In Sensazioni.
Non chiedete nuovi Kid-A. Per fortuna sono oltre e altrove.
(Sempre così. Dalla ricerca, si giunge ad un risultato.
Il risultato serve poi come sunto per altre ricerche. E' fisico, organico).
Anche in Quantistica.
Ora parte Separator. Ascoltiamola bene. C'è Futuro li dentro.
Dall'Epica sono giunti all'Etica. Qualsiasi cosa significhi.
Grandi.
L'universo protegga i Radiohead.
Sono i cavalieri di queste epoche di "transizione".
Zoster
Mi sento di consigliare a tutti i fan della band di Oxford, questa band :
spero vi piaccia
www.youtube.com/watch?v=M4SC0ckiuT4
Grazie Davide
l'ho sentito decine di volte, e non cambia la mia impressione. E' un album minore e un po' involuto di cui è apprezzabile la splendida cura dei suoni. Ma insomma, le canzoni sono semplicemente meno riuscite di altre di questo meraviglioso gruppo.
NOn ho voglia in macchina di mettere il cd,non posso farci nulla.
Siamo tutti educati a immergerci in mondi sonori complessi e stratificati, ma se percepisci che è fine a se stesso il gioco non vale la candela
Forza ragazzi, sono un cinquantenne e le tante critiche (negative) apparse mi sembrano mal riposte. I RH sono abituati a spiazzare. Anche questa volta ho l'impressione abbiano desiderato mettere alla prova anzitutto se stessi e, di conseguenza, i loro ascoltatori. Dopo alcuni ascolti mi sbilancio nel dire che più che un nuovo DISCO compiuto ci abbiano voluto regalare un pugno di nuove canzoni. Dov'è la differenza? Non so se sia percepibile, mi sembra ci sia l'intento (forse inconsapevole) di volerci dire “vi stiamo lasciando, stiamo andando altrove, dove lo potete intravedere in queste canzoni e lo verificherete in futuro. Vi aspettiamo”.
Bloom, Separator, Give up the ghost sono canzoni (in attesa di leggerne e comprenderne i testi) inaspettatamente permeate di solarità che abbandonano una struggente e, forse, ormai abusata drammaticità.
Feral (tra le mie preferite) fa prevedere una svolta “astratta”, singolare e molto interessante.
Le strade da seguire sono quindi molteplici e i RH ci stanno dicendo che si possono intraprendere agevolmente.
Ultimamente ho ascoltato qualche nuovo artista molto blasonato e nonostante ne abbia apprezzato le proposte (non sempre così innovative) se paragonate ai RH di Codex, scompaiono.
Siamo fortunati, ragazzi, riconosciamolo, amiamo i RH e il troppo amore talvolta ci rende troppo esigenti e un po' sordi.
Sono d'accordo con Fabio......
Ormai sono al 50 ascolto forse più,alcuni di voi dicono che questo album è di thom yorke e/o un successore di eraser,avete mai visto BODYSONG?la colonna sonora è di greenwood,c'è qualcosa di molto familiare!ASPETTANDO I B-SIDE!!!!!
Per In Rainbows 1 e 2 non sarebbero bastati 200 euro, per questo qui 11 mi sembrano troppi...aspettiamo il resto dai, qui ne salviamo 4 o 5 di pezzi, ma siamo stiracchiati...
I Radiohead non tradiscono mai ... non trovo aggettivi per Codex !!!
Sono d'accordo con luise, chiara e concisa come pochi senza perdersi in inutili giri di parole: album mediocre, basterebbe avere un pò più di onestà intellettuale per ammetterlo.
Allora.... dopo una 50ina di ascolti devo dire che il disco è quanto meno rispettabile, e alcuni pezzi sono anche molto belli.
Quindi diamoci altro tempo..... certo che se non avessi buttato in mezzo un po di "in rainbow" non so quanto avrei resistito!
Non sono cresciuta con i Radiohead. Ho 21 anni. Ho cominciato ad ascoltarli due anni fa. Fino ad'oggi sono stati due anni di intenso ascolto. Mi hanno aperto nuovi orizzonti: la musica di Jonny Greenwood, un capitolo per sé. There will be blood, Bodysong. Poi Thom Yorke e il suo Eraser. Quando i cinque membri di Radiohead lavorano insieme riescono a creare melodie stupende, musica straordinaria, eterna, fuori dal tempo. Ogni loro album é un'universo per se, ognuno é diverso, ma insieme si completano, formano un corpo armonioso, strabiliante. Le prime impressioni che ho da The King of Limbs sono strani presentimenti.. Non so se riuscirá a insediarsi bene nel collettivo degli album giá esistenti. Mi sa troppo di The Eraser, c'é troppo Yorke e poco Radiohead. Ogni tanto compare una scintilla di Jonny (il ritmo frenetico in The Bloom). Ma gli altri? Come se non ci fossero nemmeno..! So che é presto per fare giudizi dopo solo un paio di ascolti, ma persino Kid A era piú orecchiabile giá al primo ascolto. Non vorrei perdere i miei cari Radiohead, ma ho paura che stiano sperimentando troppo e non credo questo occorra sempre. Loro, secondo me, uno stile l'hanno giá trovato e con In Rainbows hanno raggiunto il massimo. Vorrei soltanto dire che lo stile del nuovo album non mi sembra in armonia ai Radiohead. Mi pare tutto un po' stilizzatto e forzato.. A partire dalla copertina.
Vorrei tanto riuscire a capire The king of limbs ma ho paura che per mé rimarrá un'album estraneo e non so se riusciró mai ad accettarlo come i precedenti album. Intanto non ce l'ho ancora fatta. Intanto sono piú delusa che entusiasta.
Dunque. Sono giunto più o meno alla dozzina di ascolti, questi nuovi pezzi mi scorrono ormai nelle vene.
Stamattina, in viaggio in autobus, continuavo ad ascoltare a ripetizione Morning Mr Magpie e Little By Little, senza riuscire a proseguire oltre, letteralmente rapito. Due pezzi davvero ipnotici, da 10 e lode, senza alcun dubbio, che riprendono molto lo stile chitarristico già adottato nella superba These are my twisted words e continuano a percorrere un sentiero già intrapreso fatto come di una sinfonia di chitarre (in particolare Little by Little, che richiama da vicino anche sonorità già familiari nella cascata di arpeggi in In Limbo).
In effetti, come ha già notato qualcuno, c'è una palese differenziazione tra la prima parte (fino Lotus Flower) fatta di ritmiche predominanti, caos, frammentazione e reiterazione ossessiva e la seconda molto più eterea, fluttuante, solare...a tratti anche troppo forse. Give up the ghost non riesce ancora a prendermi, priva di alcuna tensione emotiva e di quell'inquietudine che ha tanto caratterizzato le più belle liriche di Yorke, allo stesso modo Separator, quasi banale nel suo incedere melodico iniziale, ma mi piace molto il suo essere in crescendo e la seconda parte del pezzo "si macchia" di impreviste ombre, che donano al pezzo un fascino insperato... mentre Codex è la perfetta trasposizione di un paradiso perduto, un sepolto luogo dell'anima gelosamente custodito e contemplato....
non riesco a capire cos'è ma non riesco a smettere di ascoltarlo.
@myx0matosis Più che il lato oscuro di 'In rainbows' credo sia il lato oscuro di Kid A, anche se quest'ultimo lo reputo un capolavoro....sicuramente the king of limb non è un album originalissimo come i precedendi poiche c'è molta elettronica e si avverte la mancanza di strumenti come basso e batteria, ma in compenso ci sono moltissimi giochi di voci e suoni strani e particolari..appena leggerò i testi darò un giudizio più completo..
@davide ho ascoltato un pezzo dei 'the Mantra Atsmm' davvero bravi...grazie!
ciao di nuovo a tutti, delusi e non...
ho perso il numero degli ascolti che ho fatto...ormai volteggio tra le note...
non sono annoiato dai pezzi (anzi), non sono deluso (anzi), non sono contrariato perché i pezzi sono solo otto - segno dei tempi - (arriverà sicuramente l'aggiunta a maggio)...
il disco mi piace sempre di più, sempre di più mi convince, mi affascina...forse sono accecato dalla stima e l'amore che provo per loro, ma davvero non riesco a non "mangiarlo", in questo caso, con l'orecchio...ipnotico...
ho letto, consultando circa due pagine di ricerca su google, svariate recensioni su King of Limbs....nella maggior parte dei casi il disco piace e ha una buona critica, in alcuni, ovviamente, è gabbato e non apprezzato...
non capisco cosa si aspettassero dai Radiohead...quando sono entrati nell'Olimpo del rock grazie ad Ok Computer, potevano benissimo cavalcare e crogiolarsi in quella "forma canzone", in quello stile, in quel tipo di rock per chissà quanto tempo, come tanti altri gruppi del resto (e ce ne sono)...invece hanno spiazzato tutti buttandosi nell'ellettronica, nella sperimentazione alla ricerca di una nuova forma musicale...e credo ci siano riusciti, o sbaglio? E' così per tutti i successivi lavori, certo con Kid A il cambio è stato netto, ma non c'è ripetizione, non ci sono stupide autocitazioni, c'è sempre un andare avanti....e credo sia questa la loro forza e volontà...
non mi aspettavo, nè certamente volevo un disco che fosse la continuazione o la brutta copia di In Rainbows...volevo qualcosa di nuovo, mi aspettavo qualcosa di nuovo...è quel qualcosa è arrivato...
ma è solo il mio modesto parere....
buon ascolto!
per me è fuori di testa questo album ...sono 3 giorni che lo ascolto di continuo e mi piace sempre di più.... come si fà a dire che è uno schifo non lo sò...ma siete o non siete fan dei Radiohead? chi dice questo, secondo me, ha una mente poco aperta alle novità, sempre con i paragoni, con la nostalgia....per me ogni album dei Radiohead è un capolavoro a sè, ognuno con delle atmosfere diverse, sono gioielli che ci hanno regalato e che segnano il loro percorso musicale che,non dimentichiamolo, con la loro rarità riescono comunque ad unire persone di ogni parte del mondo, di diversa etnia,pensiero,e religione... poi, si è vero, in questo album c'è molta elettronica, ma poi quando si sentono gli strumenti arrivano dritti al cuore, per me è un mix vincente e sono unici al mondo...ps. per quel folle che crede di aver buttato 36 euro per il box se vuole lo può rivendere a me, visto che ancora non l'ho ordinato.... radiohead vi adoro e vi ringrazio per non essere mai diventati, in questa lunga carriera, commerciali e scontati, vi amo !
In rainbows nonostante mi fosse abbastanza piaciuto, sembrava troppo un gruppo di canzone messe in un cd a caso. Invece in Kings of limbs tutte le canzoni hanno un ordine e un significato, e tutte dando un senso di unità al cd riuscendo a trasmettere un emozione che altrimenti una singola canzone difficilmente riuscirebbe a fare. Secondo me è questa caratteristica che distingue un cd bello da una pietra miliare della musica.
sto ascoltando adesso give up the ghost..dopo passerò a separator e infine riascolterò questo album aspettando con trepitanza l'uscita del prossimo e così fino a quando purtroppo i radiohead non smetteranno di scrivere e cantare poesie..questo (ma come d'altronde tutti gli album dei radiohead) è pura e semplice poesia..per riuscire a farsi piacere una loro canzone bisogna entrare nella loro ottica..diciamo in un certo senso bisogna capirli..anche se sinceramente non so cosa ci sia da capire di fronte e questi capolavori..è grazie a loro se capisco meglio la vita..è grazie a loro se vivo meglio..è grazie a loro se a volte mi chiudo in me stesso e mi perdo nella mia anima..mi trovo in pieno accordo con zappaman..non smettete di fare musica..non smettete mai di scrivere poesie..non smettete mai di incantarci con la vostra stupenda concezione della vita espressa in un modo che ha del divino..loro non potranno mai deludermi..
può essere che codex sia un tributo a jeff buckley? è solo una supposizione leggendone il testo
Non capisco come si faccia a dire: è il continuo di eraser, è solo elettronica e gli altri strumenti non si sentono, è un ritorno a kid a, c'è solo Thom Yorke.
Phil Selway e Colin Greenwood in questo album si sentono eccome, mai come ora. Ascoltatelo bene e scoprirete che basso e batteria spadroneggiano in quest'album. Non è Thom Yorke (che, diciamoci la verità, dopo la "discreta" prova di Eraser un album così se lo sogna), sono i Radiohead.
E quando si parla di elettronica (anche se in questo caso a mio parere solo alcuni pezzi sono "elettronici" in senso stretto), non so dove comincia Thom Yorke e dove finisce Jonny Greenwood.
Kid A poi era proprio un'altra roba. Un altro genere quasi! Questo è molto più impregnato di dubstep, cioè musica che 10 anni fa manco s'immaginavano.
Concordo che non è un album perfettamente riuscito. Ma è un album di livello alto. Ed è un inno alla sperimentazione, alla contaminazione, al nuovo. Morning Mr. Mgpie, Feral, Lotus Flower e Codex sono perle. Bloom, Little by little e GiveUpTheGhost pezzi ottimi. Separator è quella che meno mi convince, ma tant'è! Chissene! E chissene se sono solo 8 pezzi. Io sono allucinato e finché avranno il coraggio di sperimentare in questo modo lo sarò sempre.
Piano piano mi sto abituando all'atmosfera di The King of Limbs, credo (e spero) che lo riusciró a capire, un giorno. Ed ad accettarlo pienamente, come gli album precedenti...
Ora che ho ascoltato abbastanza The King Of Limbs, posso aggiungere altri commenti :
l'impressione principale è che molti brani siano volutamente de-strutturati, è come se si fossero lasciati gli arrangiamenti che solitamente si fanno in fase di produzione e tolte tutte le tracce melodiche principali. Ci sono tante chitarre, ma è come se non ci fosse quella principale che solitamente, nei precedenti lavori, portava avanti i pezzi. Un lavoro senz'altro sperimentale, con molte microfonazioni particolari e molti giochi sulle onde. è molto cerebrale come lavoro, forse troppo, credo però sia un pregio, in quanto ci stiamo ahime abituando a fare un uso della musica troppo "usa e getta". Questo disco, fatto da questo gruppo ha la pretesa di farsi ascoltare più volte, ed alla fine di farsi piacere. Purtroppo al giorno d'oggi molti dei dischi che si ascoltano, e credetemi la maggior parte delle persona fa così, partendo dai giornalisti, hanno una vita media di un tre o quattro ascolti al massimo, qualora il lavoro sia reputato interessante. è un discorso in controtendenza e sono contento sia stato fatto dai Radiohead.
Detto ciò ho comunque l'impressione che la band di Oxford ci abbia dato per ora una parte del disco, dove ci sono i brani che avremmo ascoltato in maniera piu' frettolosa, sono dell'idea che mancano i veri capolavori del disco, perchè per ora, nonostante risulti molto omogeneo il tutto, mi mancano brani che vadano ad imporsi in un disco dei radiohead, come per dirne alcuni Everything In Its Right Place/ How To Disappear Completely in Kid A, Pyramid Song/I Might Be Wrong in Amnesiac o la stessa Weird/Fishes in In Rainbows; brani che lasciano un segno in un epoca compositiva di una band.
Ovviamente potrete non essere daccordo con me.
Infine come mio solito vi regalo un altro brano, spero vi piaccia anche questo :
http://www.youtube.com/watch?v=G2y-4YA5wak
buona giornata
Davide
Scusate gli errori sul post precedente, ho scritto di getto senza rileggere, eccone una forma un po piu' leggibile :)
Ora che ho ascoltato abbastanza The King Of Limbs, posso aggiungere altri commenti :
l’impressione principale è che molti brani siano volutamente de-strutturati, è come se si fossero lasciati gli arrangiamenti che solitamente si fanno in fase di produzione e che fossero state tolte tutte le tracce melodiche principali. Ci sono tante chitarre, ma è come se mancassero gli strumenti melodici principali che solitamente, nei precedenti lavori, portavano avanti i pezzi. Un lavoro senz’altro sperimentale, con molte microfonazioni particolari e molti giochi sulle onde. il tutto risulta molto cerebrale, forse troppo, credo però, ai giorni nostri sia un pregio, poichè ci stiamo ahime abituando ad ascoltare la musica in maniera troppo “usa e getta”.
Questo disco, fatto da questo gruppo ha la pretesa di farsi ascoltare più volte, ed alla fine di farsi piacere.
Purtroppo al giorno d’oggi molti dei dischi che si ascoltano, e credetemi la maggior parte della gente fa così, partendo dai giornalisti, hanno una vita media di un tre o quattro ascolti al massimo, qualora il lavoro sia reputato interessante.
è un discorso in controtendenza e sono contento sia stato fatto dai Radiohead.
Detto ciò ho comunque l’impressione che la band di Oxford ci abbia dato per ora una parte del disco, dove ci sono i brani che avremmo ascoltato in maniera piu’ frettolosa, sono dell’idea che mancano i veri capolavori del disco, perchè per ora, nonostante risulti molto omogeneo il tutto, mi mancano brani che vadano ad imporsi in un disco dei radiohead, come per dirne alcuni Everything In Its Right Place/ How To Disappear Completely in Kid A, Pyramid Song/I Might Be Wrong in Amnesiac o la stessa Weird/Fishes in In Rainbows; brani che lasciano un segno in un epoca compositiva di una band.
Ovviamente potrete non essere daccordo con me.
Infine come mio solito vi regalo un altro brano, spero vi piaccia anche questo :
http://www.youtube.com/watch?v=G2y-4YA5wak
buona giornata
Davide
In questo momento Thom e soci si stanno facendo una marea di risate.
Lo scopo era creare caos e ci sono riusciti come sempre perfettamente.
Il problema non e' se l'album piace o meno, il problema e' comprenderlo in una visione generale di collocazione nell'universo musicale attuale.
Concettualmente i R. hanno voluto dare la scossa ancora una volta, confermando ambiziosamente (ma forse proprio soltanto loro possono farlo) che il rock e' morto.
E' un atto di grande onesta' artistica e creativa.
Tutto il resto e' storia e chi li ama e' davvero un privilegiato perche' potra' capire come girera' da ora in poi.
Per chi non accetta la realta' ci sono sempre gli MTV awards...
Meraviglioso album di Thom Yorke.....
ma la mia traccia di codex si apre con un altro pezzo o sbaglio??
a rega x me il disco nei primi ascolti mi risulta incompleto. ma se prima stvano in cielo mo stanno sullo spazio. secondo me x capirlo non basta il suono . x me forse il cervello non é in grado di supportare tutto cio. cmq mi sta amplificando le senzazioni... ne riparliamo tra 20 anni.
Davide non credo che in TKOL manchino pezzi incisivi. Concordo sul fatto che la direzione intrapresa sia quella di una nuova destrutturazione sonora, come se stessero smontando il suono pezzo per pezzo e rimontandolo cercando soluzioni innovative e sorprendenti (probabilmente prima per se stessi che per i fan), è lo stesso percorso che intrapresero con Kid A e di cui Amnesiac ne rappresentava una sorta di seguito e controparte al tempo stesso.. ricordo ancora il mio ORRORE nell'ascoltare per la prima volta pezzi come "Everything in its right place" o la stessa titletrack, mi sembravano cose ai limiti dell'inaudibile, mi hanno spiazzato, sconvolto e infine sorpreso e conquistato!
In Kid A le chitarre sembravano quasi essersi estinte, i sintetizzatori padroneggiavano emettendo suoni infernali, le ritmiche divenute composite o del tutto eliminate o ridotte ad un beat appena percettibile come un cuore pulsante, tutto era stravolto, eppure perfetto. Adesso accade qualcosa di simile ma in maniera diversa.. è vero, non si sono sprecati ma ci hanno consegnato 8 pezzi molto ben confezionati e l'impressione è, ancora una volta, dopo il senso di caos iniziale, che tutto vada a sistemarsi al proprio posto.
io lo ho amato dal primo ascolto. i Radiohead non mi deluderanno MAI E POI MAI. Separator è fantastica così come tutte le altre. Poco non vuol dire male. Otto tracce stupende che come sempre hanno reso la mia vita migliore. punto.
state calmi cazzo!
tutto é sotto controllo
le porte di una nuova dimensione si aprono al vostro cervello ed orecchie e voi andate nel panico e scrivete cazzate???
siete loro fan e non sapete riconoscere l´estasi che vi regalano
vergogna belli !!!
non vedete l´ora di gettare la spugna e dare sentenze apocalittiche ( tipo : questo é il mio addio ai Radiohead )peche´non avete i coglioni per tutto questo
siete terrorizzati di essere delusi
ma siete voi la delusione .
state calmi.
non so se si e´capito
ma quest´album mi e´piaciuto molto:)))))
un altro gioiello da aggiungere alla collezione
niente seghe mentali gente
a non siate acidi
non ho parole per chi ha scritto che quetso é un album mediocre.
non siate ridicoli per favore,
probabilmente questo album non é assolutamente pane per i vostri denti
non credo proprio.
come siete arrivati fin qui?
per Louise:
se non ti va di ascoltarlo in macchina
e´perche´non ci sei arrivata:)
album involuto?
canzoni meno riuscite?
se dopo decine di ascolti la tua impressione non cambia é possibile che tu abbia bisogno di piu´tempo
.......o che tu abbia qualche ritardo mentale
non offenderti
parlo sul serio.
se questo per te é un lavoro fino a se stesso
devi avere seri problemi
sbloccati !
trova il modo
sono i tuoi radiohead minchia :)
se li ami... un po´devi averli capiti ........
spero per te:)
per gli scettici... il disco va riascoltato più e più volte... lo stesso di quanto accadde con Kid A-Amnesiac... spiazzante al primo ascolto... ma pian piano diventa assimilabile e le canzoni, in ordine sparso, riaffiorano nella mente... inutile a mio parere il confronto con album precedenti. del resto non ci si potrebbe aspettare che un gruppo come i radiohead faccia un altro album come KId A, risulterebbe noioso. A mio parere son stati capaci di rinnovarsi, e la loro maestria sta nel fatto di saper lavorare con poco materiale sonoro ma di trarne da esso ogni possibile vantaggio. Parere mio. secondo me sotto sotto ci sarà un seguito a quest'album nel giro di un anno o magari meno, questo è solo un test... e i radiohead si son dimostrati capaci di questo.... non ci resta che aspettare. è chiaro che nei loro confronti ci sia sempre un aspettativa molto elevata, come elevato è il rischio di delusione per alcuni, ma secondo me quest'album va vissuto nella sua dimensione attuale cioè il presente. ciò che è stato è stato, e probabilmente non si ripeterà... è giusto che sia così... buon ascolto dunque !
Questo album mi ha stupito. Nel senso positivo. Con ogni nuovo ascolto sono sempre piú affascinata.
ciao a tutti
sono nuovo
sono le quattro di mattina
sono come posseduto da questo album
provo a spiegarmi
sto leggendo, almeno ci provo, un libro che si intitola "l'ardore"
parla di una civiltà, gli uomini vedici, vissuta tre o quattromila anni fa
non hanno lasciato nulla, non hanno conquistato terre nè scoperto alcunchè
hanno lasciato solo parole, un oceano di parole, il rgveda, che tessono una trama che descrive gli uomini
quelli di allora e anche noi, è difficile da spiegare
come se tutto quello che è stato scritto e detto dopo, comprese queste mie parole, lì ci fosse già
mi sembra che i radiohead stiano facendo lo stesso con la musica "leggera"
per certi aspetti questo disco è già un classico, questa è musica remota
non so come dirlo, avete presente quando vedete un oggetto antico?
e lì avvertite tutto il passato, i secoli che appunto gli sono passati sopra
qui sembra invece che gli sia passato sopra uttto il futuro
almeno quello che oggi si riesce a immaginare
questo è quello che the king of limbs fa pulsare nelle mie tempie
ora però devo convincermi che sono le quattro
staccare le cuffie
andare a letto
buona notte a tutti voi
matteo