Il Rhodes è particolare tipo di piano elettrico inventato negli anni ’40 da Harlod Rhodes, i cui diritti sono stati acquistati dal marchio Fender che per 15 anni, dal 1959, ne curò produzione e commercializzazione.
Il timbro di questo strumento è simile a quello di una celesta o di un glockenspiel, sebbene più morbido e caldo nell’attack e nel sustain (la nota suonata “tiene” a lungo), caratteristica che viene esaltata a pieno dall’effetto tremolo.
Il piano elettrico Rhodes funziona con un principio simile a quello di un pianoforte normale, ma con materiali differenti: la pressione sui tasti causa la messa in moto di martelletti di plastica con estremità in neoprene (ma fino al 1970 in feltro, come nei pianoforti tradizionali) che a loro volta percuotono dei cilindretti metallici chiamati tine. Dalle tine la vibrazione passa a un risuonatore accordato di metallo, dimensionato in maniera da creare la nota appropriata: tramita un pickup magnetico (come quelli delle chitarre elettriche) il suono della nota esce, per essere diffuso attraverso un amplificatore.
La prima serie di modelli di questo strumento prodotta dalla Fender si chiamava Silver-Top (dal colore argentato), fra cui figurano il Pianobass a 32 note (1960), il 73-Note Piano (1965), e la Celeste (49 tasti). Seguì la serie denominata Mark I, con i modelli Suitcase (1969) e Stage (1970). Nel 1975, finito il sodalizio con la Fender, rimase solo il marchio Rhodes, che produsse una seconda serie sempre col nome Mark I: essa includeva nuove versioni del Suitcase, dello Stage e del Pianobass, disponibili a 73 o 88 tasti, fabbricate con i nuovi martelletti di plastica con punta in neoprene e dotati di un amplificatore da 2X50 Watt stereo (al posto del vecchio 80 Watt mono) nonché di input e output per collegare lo strumento direttamente al mixer. Altra dotazione di questa nuova serie era il doppio equalizzatore (modalità mellow, normal, bright/simile al glockenspiel) e i due controlli per regolare velocità e profondità del tremolo. Seguirono altre serie fino alla Mark V (1984) e alla Mark 7 (2007).
Durante gli anni ’80 si diffuse una versione modificata del piano curata dalla compagnia Dyno My Piano, nella quale le note, se suonate con forza, producevano suoni più violenti e spigolosi.
I Radiohead (specialmente Thom e Jonny) si innamorarono di questo strumento ascoltando Bitches Brew, l’album della svolta elettrica di Miles Davis. Durante le registrazioni di Ok Computer, nel 1996, iniziarono a servirsi di un Rhodes Mark I Suitcase (della serie 1975) che viene utilizzato tutt’ora in studio e nelle esibizioni dal vivo.
Possiamo sentire il suono dolce e del piano Rhodes nelle versioni in studio di Paranoid Android (a 2:12 e 2:32), Subterranean Homesick Alien, Let Down (canale destro), A Reminder, In Limbo (canale destro), Morning Bell, Pulk/Pull Revolving Doors (da 0:18, distintamente a 1:14), Like Spinning Plates (canale sinistro 0:48), Cuttooth (2:40, sul canale destro) e Fog (da 0:18, con delay).
Dal vivo, il Rhodes Mark I è stato suonato da Thom in Subterranean Homesick Alien, Everything In Its Right Place, Morning Bell, There There (webcast 2000), I Froze Up (webcast 2002), I Want None Of It, True Love Waits (nel 2006) e in Cymbal Rush, Analyse e Skip Divided. Jonny ha suonato questo strumento nella vecchia versione live di Karma Police.
Anche Ed usa il Rhodes durante le versioni live di In Limbo.
IMMAGINI DELLO STRUMENTO
LINKS INTERESSANTI
http://www.fenderrhodes.com/
http://it.wikipedia.org/wiki/Fender_Rhodes
http://en.wikipedia.org/wiki/Rhodes_piano